
Per le donne che non riescono ad avere un bebè, una nuova speranza di diventare mamma può arrivare dal ringiovanimento ovarico, una metodica, per ora sperimentale, che attraverso due tecniche differenti si propone di agire sull'ovaio e di invertire, anche se parzialmente, il processo di invecchiamento con l'attivazione dei follicoli dormienti che, altrimenti, rimarrebbero nell'ovaio senza svilupparsi.
"Queste tecniche permettono di offrire un'alternativa alle donne con insufficienza ovarica prematura" spiega la Dottoressa Daniela Galliano, responsabile Centro Ivi, Istituto Valenciano di infertilità, di Roma. La particolarità del ringiovanimento ovarico sta anche nel fatto che, se l'infertilità è dovuta alla bassa riserva ovarica, prima dei 42 anni c'è la possibilità di usare i proprio ovuli, senza dover ricorrere alla donazione di ovociti.
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