Biografia

Diventare madri in menopausa

Diventare madri in menopausa
[et_pb_section bb_built="1" admin_label="About Recipe" custom_padding_last_edited="on|desktop" _builder_version="3.0.105" background_image="https://www.danielagalliano.com/image/catalog/blog/2019/03/recipe_illustration_02-1.png" background_size="initial" custom_padding="0|0px|0|0px|false|false" custom_padding_tablet="||0px|" next_background_color="#ffffff"][et_pb_row use_custom_gutter="on" gutter_width="1" custom_padding="|||" custom_margin="|||" module_id="sotto" _builder_version="3.19.17"][et_pb_column type="4_4"][et_pb_post_title author="off" comments="off" featured_image="off" _builder_version="3.19.17" meta="off" /][et_pb_divider show_divider="off" _builder_version="3.19.17" /][et_pb_image _builder_version="3.19.17" src="https://www.danielagalliano.com/image/catalog/blog/2019/04/cellula-uovo-umana.png" /][et_pb_divider show_divider="off" _builder_version="3.19.17" /][et_pb_text _builder_version="3.19.17" link_option_url_new_window="on" text_orientation="justified"]

di Stefania Fiorucci

Quando nel 1953 il biologo americano James Watson e il neuroscienziato Francis Crick presentarono il primo modello accurato della struttura del DNA, cioè del codice genetico umano, mai avrebbero immaginato che poco più di una sessantina di anni dopo i loro colleghi lo avrebbero manipolato fino ad ottenere l'impossibile.È di pochi giorni fa infatti la notizia della creazione di  un embrione "misto" tra uomo e pecore, realizzato dagli scienziati dell'università della California Davis.In realtà in questo embrione di "uomo" c'è ben poco: solo una cellula su diecimila è umana .E allora perché tanto clamore? Perché è il primo passo verso un ambizioso obiettivo: far crescere un giorno, organi umani negli animali. Sarebbe la nuova frontiera dei trapianti: poter disporre di"pezzi di ricambio" per soddisfare la domanda di organi perfetti e privi di rischio di rigetto, senza terribili liste d'attesa nella triste speranza di poter salvare la propria vita con il sacrificio di un'altra. Questo "ibrido" è stato ricavato introducendo in un embrione di pecora cellule staminali adulte "riprogrammate" e lasciandolo crescere per 28 giorni, termine ultimo concesso dall'autorizzazione all'esperimento.In questo lasso di tempo le cellule umane si sono riprodotte.Si tratta di un grande risultato, anche se per arrivare alla possibilità di far crescere dentro una pecora un organo umano completo il rapporto di cellule tra umane e animali deve scendere fino a una ogni cento. E ci vorranno 20 o 30 anni.

L'esempio di Gianna
Nell'immagine una cellula uovo umana. In futuro potrà essere ricavata anche dal tessuto ovarico, consentendo anche alle donne in menopausa di avere figli "propri".

I primi altolà

Ma a  fare rumore è stata anche un'altra novità che apre anche diversi dilemmi etici. Un team di scienziati, guidati  da Evelyn Telfer, dell'Università di Edimburgo è riuscito a produrre ovociti umani coltivati in laboratorio partendo da un tessuto prelevato sulla parte superficiale dell'ovaio.i ricercatori hanno cosi ottenuto un ovulo, pronto per essere fecondato, arrivato a maturazione al di fuori del corpo umano. Cosa cambia? Donne che, per motivi di età o di salute, non hanno più ovuli potranno accedere alla fecondazione artificiale. Ogni donna , infatti, possiede dalla nascita un numero di ovuli limitati, esauriti i quali interviene la menopausa.Con gli "ovuli artificiali", si potrà invece diventare madri a qualunque età,"violando" cosi una delle leggi finora più rigorose della natura, e suscitando diversi problemi morali. In ogni caso questa  sarebbe un'opportunità importante per le donne  a causa di una menopausa precoce, o di una chemioterapia seguita a un tumore non possono più avere figli. Con questa tecnica, in un futuro prossimo, sarà possibile addirittura sottoporsi a fecondazione artificiale senza essersi preventivamente"bombardate" di ormoni per stimolare la produzione di più ovuli. « Specialmente in prospettiva di una gravidanza dopo una malattia oncologica»,spiega la dottoressa Daniela Galliano, specialista in infertilità e direttrice del Centro IVI di Roma,«questa scoperta rappresenta la soluzione ideale.Infatti la chemioterapia e la radioterapia compromettono la funzionalità delle ovaie, escludendo che la donna, una volta guarita, possa avere un figlio. La fecondazione  eterologa, grazie agli ovuli di una "donatrice", in parte ha già risolto il problema. Ovviamente avere la possibilità di una gravidanza con i propri ovuli, grazie agli ovociti"prodotti" del tessuto dall'ovaio, sarebbe  un risultato importante». Serviranno comunque ancora anni di studio perché tali esperimenti si traducano in un'applicazione pratica. Si deve ancora capire, ad esempio se gli ovuli  ottenuti in laboratorio siano sani e possano essere fecondati senza alcun pericolo per il nascituro o la madre. E già si scatena la polemica etica. Il Comitato Nazionale di Bioetica ritiene inaccettabile l'uso  di questi ovociti per la fecondazione artificiale ne ritiene corretto l'uso solo a fini di ricerca scientifica o di contrasto alle malattie. Ma siamo solo all'inizio di una discussione che si prevede lunga.

Vedi l'articolo originale su Visto n. 24, 2017

 

[button link="https://www.danielagalliano.com/image/catalog/blog/2019/04/2018-03-01-visto.pdf" newwindow="yes"] Scarica articolo[/button]

[/et_pb_text][/et_pb_column][/et_pb_row][et_pb_row admin_label="Recipe Introduction Row" custom_padding="|||" _builder_version="3.0.105"][et_pb_column type="4_4"][et_pb_text admin_label="Subtitle" _builder_version="3.0.105" text_font="Cormorant Garamond||||||||" text_text_color="#1e1e1e" text_font_size="26px" animation_style="fold" animation_direction="left" animation_intensity_fold="5%" animation_starting_opacity="100%" /][et_pb_divider color="#cccccc" divider_weight="2px" _builder_version="3.2" max_width="80px" max_width_tablet="150px" max_width_phone="150px" max_width_last_edited="off|desktop" animation_style="fold" animation_direction="left" animation_intensity_fold="5%" animation_starting_opacity="100%" /][/et_pb_column][/et_pb_row][/et_pb_section][et_pb_section bb_built="1" _builder_version="3.19.17" prev_background_color="#000000"][et_pb_row _builder_version="3.19.17"][et_pb_column type="4_4"][et_pb_button button_url="https://www.danielagalliano.it/contatti" button_text="RICHIEDI INFO ALLA DOTTORESSA" button_alignment="center" _builder_version="3.19.17" custom_button="on" button_bg_color="#d39aba" button_border_radius="32px" button_font="||||||||" background_layout="dark" /][/et_pb_column][/et_pb_row][/et_pb_section]