E proprio nell'ottica di un avanzamento sempre più veloce della ricerca, racconta Pellicer, "l'unione con un gruppo Usa era un sogno e lo abbiamo realizzato. In Usa c'è una lunga esperienza, registri più aperti, meno vincoli agli studi in questo campo. E se la legislazione ti lascia lavorare tu impari. Così molta strada è stata già percorsa negli States", per esempio sulle staminali. "Abbiamo trovato un gruppo perfetto con cui unirci e sono stati già avviati progetti congiunti. Lavoriamo per esempio con un giovane genetista attivo all'università di Oxford sul tema del ringiovanimento ovarico e con una scienziata spagnola a Madrid impegnata in studi sugli animali per il miglioramento della qualità dell'ovulo in età più avanzata. Se ci sono 9 fattori che incidono sulle cellule, è difficile controllarli tutti e bisogna lavorare tanto su questo".
Oltreoceano c'è stata più libertà sulla ricerca, conferma Galliano, anche se "abbiamo le stesse probabilità di gravidanza a Barcellona come a New York, seppure con costi molto diversi, visto che per esempio nei nostri centri in Spagna una coppia affronta una spesa fino a 7-8 mila euro per un ciclo con ovodonazione e di circa 5 mila per l'omologa, mentre negli Usa oggi una donatrice riceve circa 10 mila dollari e un ciclo arriva a costare oltre 50 mila".