La fertilità è uno degli aspetti più delicati legati al cancroLe cure oncologiche, infatti, possono compromettere la fecondità delle pazienti: circa il 10% dei casi di tumore riguarda donne al di sotto dei 45 anni, per le quali è sempre più forte l’esigenza e la necessità di proteggere il proprio potenziale riproduttivo. Per questo, e soprattutto perché sono cresciuti i tassi di sopravvivenza alle neoplasie, sono in aumento le richieste di preservare la capacità di avere un bebè. Come, ad esempio, la crioconservazione degli ovociti grazie alla quale, una volta vinta la battaglia contro la malattia, possono realizzare il sogno di diventare madri. A dirlo l’IVI – Instituto Valenciano de Infertilidad, che ha deciso di dedicare proprio a questo tema la prossima Giornata Mondiale contro il Cancro, con l’obiettivo principale di sensibilizzare la popolazione femminile che viene colpita dal male. Per loro il nemico numero uno è il carcinoma mammario; mentre per gli uomini quello della prostata. In Italia, negli ultimi anni, il totale degli ammalati è salito in modo preoccupante: da 2 milioni e 244 mila nel 2006 a oltre 3 milioni nel 2016 (si stima che nel 2020 saranno 4 milioni e mezzo). Ogni giorno, nel nostro Paese, circa 1.000 persone ricevono la diagnosi di tumore.
