Biografia

La Monsè svela il suo dramma: non riesce ad allargare la famiglia

La Monsè svela il suo dramma: non riesce ad allargare la famiglia

di Sonia Russo

 Per Maria Monsè "La vita è una questione di verità". E le sue ha deciso di metterle nero su bianco nel suo prossimo libro scritto insieme all'amico e collega Simone Di Matteo. «Dire la verità è fondamentale. Sono sempre stata una persona vera, nel bene e nel male», ha dichiarato la conduttrice e attrice siciliana che, nella sua nuova fatica editiorale che si intitola, per l'appunto, La vita  è una questione di verità, svela qualcosa qualcosa che fino a oggi aveva tenuto per sé: vale a dire il sogno (mancato) di allargare la famiglia.Quindi,Maria, desideravi dare un fratellino o una sorellina a Perla Maria, che ormai ha dodici anni?«Si, è stata proprio Perla a esprimere questo desiderio e io e Salvatore abbiamo fatto di tutto per accontentarla. Però, nonostante lo cercassimo, questo figlio non arrivava. Poi, purtroppo, quando finalmente accarezzavo il sogno di una seconda gravidanza, ho vissuto il dramma di un aborto spontaneo, un dolore molto grande che solo chi ha provato può davvero capire.È stato terribile, dopo la gioia avvertita quando ho scoperto di essere incinta, piombare nella disperazione per la perdita che mi aveva colpita. Perla in quei momenti è stata fondamentale. Mi ha sostenuta, mi ripeteva che non dovevo arrendermi, che non dovevo avere paura, che presto mi sarei ripresa e che tutto sarebbe andato per il meglio». Immagino che, dopo un dolore cosi grande, tu e tuo marito vi siate scoraggiati e abbiate accantonato il  vostro sogno....« E invece no! Ci abbiamo provato ancora, ma senza successo. Poi casualmente ho conosciuto la dottoressa Daniela Galliano, che aveva seguito Carmen Russo nel suo percorso per avere la figlia Maria. Lei mi ha spiegato che le difficoltà a concepire dipendevano dal fatto che, essendo all'epoca vicina ai quarant'anni, le mie possibilità erano notevolmente ridotte. Mi consigliò cosi la vitrificazione degli ovuli, una tecnica per non subire una diminuizione significativa della capacità di concepire in futuro per quelle donne che, per un motivo o per un altro, devono rimandare la maternità».Quindi hai iniziato un percorso per la fecondazione assistita? «No, per la verità l' ho rimandato per un pò, ogni anno c'era qualcosa che me  lo impediva: la mia paura di prendere gli estrogeni  o un impegno lavorativo improrogabile. Poi, quando finalmente avevo iniziato la cura, è arrivata la chiamata per il Grande Fratello.Cosi mi sono trovata davanti a un bivio: portare a termine la terapia o accettare di entrare nel programma? Avevo già il volo prenotato per Barcellona, dove si trovava la mia dottoressa»

 Legatissime

Ovindoli, «Perla  e io viviamo praticamente in simbiosi», ha dichiarato spesso Maria Monsè (45 anni). Ritratta insieme alla sua figlia Perla (12 anni)  mentre sta scattando un selfie con la mamma. 

                                                                                                Maria Monsè e la figlia Perla

 
«Avevo riposto molte speranze nella casa»

E invece, alla fine, hai deciso di partire per il reality show... «Si forse perché anche mia sorella mi aveva consigliato di lasciar perdere la fecondazione assistita e poi avevo una gran paura di rivivere il dramma dell'aborto... Cosi ho pensato che la chiamata al GFvip fosse un segno del destino, qualcosa che mi indicava la scelta giusta da fare. Anche per questo sono entrata al GF convinta di poter restare a lungo in gioco... E invece la mia permanenza è stata molto breve». È per questo che, durante il reality, ti abbiamo visto spesso giù di corda e con la lacrima facile?  «Si, sicuramente. Anche perché avevo interrotto la terapia ormonale di botto e quando sono entrata nella Casa ne ho subito le conseguenze: mi sentivo fragile, mi mancava Perla, Alessandro Cecchi Paone mi accusava  di non essere una buona madre perché non le avevo dato un fratellino.... Insomma, non ho retto lo stress»Perché non ne hai mai parlato? «Avevo chiesto alla psicologa dello staff del GF se potevo raccontarlo, ma lei mi aveva consigliato di non farlo, perché si trattava di un argomento molto personale. l'unica a cui lo avevo confidato era Ela Weber, perché si è sempre dimostrata comprensiva con me» Oggi ricordando quei momenti cosa provi? «Mi commuovo» Tornando indietro faresti una scelta diversa? «Di sicuro.Tornando indietro salirei su quel volo per Barcellona....»

«La coppia è messa a dura prova»

 Senti ancora  il desiderio di avere un altro figlio? « Si, e riprenderò la cura. Per fortuna, ho la mia famiglia e la dottoressa, che nel frattempo è diventata mia amica, che mi sostengono» Non ti spaventa l'idea di avere un bambino a quarantacinque anni? «Certo! figuratevi che io e Perla viviamo in simbiosi, ma nonostante questo lei, a volte, mi dice che sono antica. Se l'ho avuta a trent'anni e dice che sono antica, cosa dirà di me questo figlio se lo faccio a quarantacinque? Però vorrei tanto avere un altro bambino. Anche Perla sogna di diventare una sorella maggiore: ha conservato tutti i suoi giochini di quando era piccola con la speranza di poterli regalare al fratellino o alla sorellina» In tutte queste vicissitudini, il rapporto con tuo marito ha subito scossoni? «Inutile negare: è normale che ci siano stati scossoni. Mio marito non è emotivo come me e si innervosiva se mi vedeva piangere. Così ho dovuto fare forza solo su me stessa per riprendermi. Paradossalmente però, proprio l'atteggiamento di Salvatore mi ha dato una spinta a reagire. Ma è stato sopratutto l'amore di Perla a rimettermi in sesto».

Vedi l'articolo originale su Vero n. 10, 2019

 

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