A ottobre, mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, dall’Istituto Valenciano di Infertilità arriva una buona notizie per le donne con gravi problemi di salute e costrette a rimandare la maternità.
IVI ha infatti partecipato ad uno studio che si sofferma sugli effetti della vitrificazione ovocitaria e sulla qualità degli embrioni. Lo studio, condotto da IVI e da INCLIVA – Università di Valencia, mette in luce come la qualità degli embrioni ottenuti a partire dagli ovociti vitrificati non risulti alterata, visto che la classificazione morfocinetica degli stessi è simile a quella osservata negli embrioni derivanti da ovociti freschi. “La vitrificazione degli ovociti - spiega il Professor Antonio Pellicer, Presidente IVI e condirettore di Fertility and Sterility - rappresenta sempre di più una grande speranza per quelle donne che sono costrette a rimandare la maternità a causa di un problema di salute o per questioni personali”. “La possibilità di preservare la propria fertilità – aggiunge il Professor Pellicer – costituisce motivo per guardare al proprio futuro con maggiore speranza di diventare genitore: le donne costrette ad affrontare gravi patologie, come quelle del tumore al seno, hanno dunque una prospettiva di vita futura diversa”.