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Procreazione: esperta, ecco i vaccini da fare per trattamenti Pma

Procreazione: esperta, ecco i vaccini da fare per trattamenti Pma

(AGI) - Roma, 13 dic. - Prima di sottoporsi ad un trattamento di riproduzione assistita alle donne si raccomanda la vaccinazione contro la rosolia, mediante vaccino MPR. Il vaccino contro la pertosse, mediante vaccino dTp, e' invece consigliata al terzo trimestre di ogni gravidanza (idealmente alla 28esimaa settimana). E quello contro l'influenza nel secondo e terzo trimestre di gravidanza. Queste le indicazioni diffuse da Daniela Galliano, responsabile del Centro IVI di Roma. Sulla vaccinazione anti-influenzale, "le donne sottoposte a trattamento di riproduzione assistita, se presentano un rischio, devono essere trattate esattamente - ha spiegato Galliano - come il resto della popolazione. Mi riferisco, ad esempio, ad una malattia cronica cardiovascolare o respiratoria o al diabete o ad altre patologie indicate nella Circolare ministeriale annuale per la prevenzione e il controllo dell'influenza. In questi casi si raccomanda la vaccinazione". Il vaccino antinfluenzale "protegge la mamma, riducendo il rischio di ricovero almeno del 50 per cento e il bambino, riducendo significativamente i casi di malattia e di otite nei primi due mesi di vita", ha sottolineato l'esperta.

"La vaccinazione contro l'influenza - ha proseguito Galliano - rappresenta il mezzo piu' efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze. Nel primo trimestre di gravidanza, in assenza di condizioni mediche predisponenti che rendano imperativa la vaccinazione antinfluenzale, questa deve essere subordinata ad una attenta valutazione del rapporto rischio beneficio da parte del medico curante". Rispetto ad altri vaccini che preoccupano le pazienti, Galliano assicura che nelle analisi da fare prima dei trattamenti di riproduzione assistita e' incluso lo stato di immunita' per la rosolia e per l'epatite B. "La prima e' compresa nel calendario vaccinale delle bambine, ma accade che donne adulte non siano immunizzate. In questo caso si raccomanda di vaccinare e di attendere un mese prima di iniziare il trattamento di riproduzione assistita, dato che il vaccino e' a virus vivi attenuati", ha informato la Responsabile del Centro IVI di Roma. Per quanto riguarda il vaccino per l'epatite B, gli specialisti dell'Istituto Valenciano di Infertilita' consigliano di somministrarlo in generale in gruppi con fattore di rischio, specialmente personale sanitario, ma se questo non esiste, puntualizzano che non e' necessario.