Altri 2 prima della fine dell'anno, possibile grazie a preservazione fertilità prima di cure
Roma, 19 ott. (AdnKronos Salute) - Solo 10 anni fa non c’era alcuna speranza. Nella maggior parte dei casi, il tumore cancellava qualsiasi possibilità di essere genitori utilizzando i propri gameti, a causa dell’effetto di chemio e radioterapia sulla fertilità. Ma i progressi scientifici hanno permesso qualcosa di miracoloso: un paziente con diagnosi oncologica può oggi diventare genitore, una volta sconfitta la malattia, grazie a trattamenti di riproduzione assistita. L'Instituto Valenciano de Infertilidad (Ivi) ha avviato nel 2007 il suo programma gratuito di preservazione della fertilità per motivi oncologici 'padre dopo il cancro e madre dopo il cancro' e da allora sono 14 i bambini nati da donne che hanno vinto la battaglia contro il cancro.
Per undici di loro le mamme avevano avuto un tumore al seno, il più frequente tra le pazienti di Ivi. A loro si aggiungeranno i due neonati che nasceranno prima della fine dell’anno, portando quindi a 16 i sogni realizzati sotto forma di vita, desideri che nella maggior parte dei casi danno ai pazienti la forza di affrontare la propria malattia con la speranza di diventare un giorno genitori.